giovedì 10 ottobre 2013

L'ambientopatia

L'ambiente, si sa, influisce moltissimo sulla salute e sulla psiche: carattere, umore, ritmi biologici molto dipendono dalla salubrità dei luoghi in cui viviamo e dalla giusta quantità di luce naturale che i nostri tessuti assorbono.

Tutti noi abbiamo sperimentato la magnifica sensazione di benessere dopo aver trascorso una giornata all'aria aperta, e quella sgradevolissima di una intera giornata passata in un luogo chiuso, mal areato e illuminato artificialmente, seduti per ore e ore.

La differenza c'è e si sente: apatia, dolori, stanchezza visiva, mente annebbiata... sono solo alcune delle differenze che certamente ognuno di noi avrà notato.

 

A volte la scelta dei luoghi in cui sostiamo per pochi minuti o per diverse ore al giorno (se non per svariati anni della nostra vita) non dipende da noi. Altre voltè però, sembra che proviamo un certo sadico gusto nel peggiorare, o non voler migliorare, i luoghi che viviamo.

Che lo si faccia volontariamente per aumentare il livello di disagio proprio e altrui, o involontariamente per semplice abbrutimento, dobbiamo sempre ricordarci che un "brutto" ambiente crea sempre delle conseguenze sulle nostre persone.

Un ambiente malsano o malvestito risucchia energie, idee, voglia di fare.

Quando un datore di lavoro crea appositamente questa tipologia di ambienti credendo così di controllare meglio (o sottomettere) il personale, oppure lo fa per semplice menefreghismo perchè non gli importa molto, sta danneggiando i suoi profitti. Le persone svogliate e prive di energia difficilmente porteranno a termine i propri compiti con la cura e la rapidità di una mente più ossigenata e sana.

Purtroppo, in questi casi, chi vive questo disagio poco può fare, se non cercare di tenere in ordine i propri spazi e apportare dei minimi abbellimenti ove consentito.

Ma tutto possiamo nella scelta dei luoghi da frequentare nel nostro tempo libero: non è detto che siccome trascorriamo diverse ore al giorno in posti orribili lo dobbiamo fare sempre.

Spezzare questo circolo vizioso può aiutarci a trovare soluzioni impreviste, ci può donare guizzi d'ispirazione per cambiare in meglio situazioni che possono apparirci inamovibili. Preferire una passeggiata all'aria aperta rispetto a quella dentro un centro commerciale potrebbe spaesarci, ma a lungo andare saremo entusiasti dei benefici che trarremo.

Una bella corsa su un prato invece di quella sopra un tapis roulant è 20 volte più efficare e ossigena a fondo i nostri polmoni (e tessuti).

Le scelte sono tante, milioni di milioni, e l'ambientopatia si può sconfiggere con aria, sole, e cose belle!

aperta.jpg

Nessun commento:

Posta un commento