domenica 10 luglio 2011

Less is more. Diario di decrescita step by step. 2° step: la domenica

Da tanto non aggiungevo uno step al diario della decrescita.


Questo è infinitamente più semplice del primo, perchè rinunciare allo zucchero è compito abbastanza impegnativo.


Ma parliamo della domenica: abituati come siamo a dover produrre 7 giorni su 7 e h24, le nostre domeniche sono spesso incentrate sull'occupazione obbligatoria delle nostre ore di ozio.


Ogni stagione ha la sua occupazione domenicale, che siano le spiagge piuttosto che i ristoranti o i sempre troppo frequentati centri commerciali, alzi la mano chi dedica questo giorno della settimana all'ozio più totale.


Lo ammetto... sono avvantaggiata. Il compagno pigro offre la giusta scusa per abbandonarsi all'ozio: non vuole uscire e tu non vuoi lasciarlo solo, non vuole andare a mangiare fuori e tu da sola di domenica non ci andresti, non ama assolutamente lo shopping e che gusto c'è a fare shopping se poi usi la tua carta di credito?


Bando alle chiacchiere, e complice sia il compagno che un nuovo, schiantante lavoro a tempo del quale parlerò a contratto terminato, la mia domenica inizia a consolidarsi in un meraviglioso momento di assoluta nullafacenza (tranne l'ora in cui stiro gli indumenti) e di relax rigenerante.


E oggi, mentre cercavo di capire come combattere il caldo terribile, mi sono venuti in mente i miei mille, lunghi,  misantropici pomeriggi adolescenzial-estivi durante i quali mi sdraiavo in terra vicino alla serranda abbassata della camera e leggevo decine e decine di libri di fantascienza presi in prestito dalla biblioteca.


A conti fatti,  a quindici anni e nel pieno del consumismo edonistico degli anni 80 che obbligava noi adolescenti a spendere paghette (nostre) e stipendi (dei genitori) in inutili e deturpanti abbigli, io già decrescevo, contribuendo a mantenere in bilancio le esili entrate della mia famiglia e a consumare zero.


E' strano che proprio oggi ricordi quei momenti, nei quali era molto facile e costava assai poco consumare quasi nulla, ma non è assolutamente strano che affiorino alla memoria come momenti di assoluta pace e realizzazione personale.


Ergo, senza nulla togliere a chi decide di sottoporsi a lunghe e asfissianti code in macchina, a salassanti conti al ristorante o a saldi pinocchieschi, ho deciso di ripristinare le vecchie, vecchissime abitudini e di decrescere leggendo libri in prestito sdraiata comodamente sul pavimento fresco.


Già, perchè la tessera della biblioteca ancora ce l'ho attiva, e sebbene abbia ampliato i miei gusti letterari, riesco ancora a leggere moltissimi libri gratis. Ma questo, è un altro step!


Buona domenica!!!


 

3 commenti:

  1. il sabato e la domenica lavoro, ma succede durante la settimana di avere dei giorni liberi e fra le attività che mi soddisfano di più è leggere. Anch'io ho la tessera della biblioteca e mi piace prendere in prestito i libri. Ne ho letti tantissimi, prima spendevo tanto a comprarli, ma ora, da poco, grazie a mia figlia ho, scoperto la biblioteca.
    Per lo zucchero...è dura rinunciarci, uso lo zucchero bio di canna, ma sarebbe meglio che rinunciassi anche a quello, sia per la salute del mio corpo-mente, sia a quella del mio portafoglio.

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  2. Da un po' usiamo solo il miele. I ragazzi hanno fatto un po' di smorfie ma adesso si sono abituati...
    La domenica io me ne sto in panciolle fino alle 10 circa, dopo di che, con ritmo bradipesco, faccio poche cose: pranzo, qualche pulizia (il minimo sindacale...).
    Evito il mare o i luoghi affollati (vade retro ai Centri Commerciali). Spesso andiamo a passeggiare nei boschi o in campagna. Al mare ci vado in settimana, quando è il mio giorno libero: meno gente, meno stress...
    La biblioteca è da anni la mia seconda casa.
    W la decrescita!!!
    Un bacio
    Francesca

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