martedì 9 giugno 2009

Cereali a colazione, un futuro da panzone?

Su Altroconsumo dell'ottobre 2008 si è affrontato un argomento molto importante che riguarda le nuove abitudini alimentari degli italiani: la prima colazione a base di cereali. Non solo un'abitudine dei più piccoli, visto che anche per gli adulti abbondano le proposte, ma sicuramente potenzialmente dannosa se non si studiano con attenzione le etichette e si propongono questi alimenti tutti i giorni.

Come molti altri prodotti conservati, i cereali nascono alla fine dell'800 negli Stati Uniti: dopo un processo di cottura a vapore i chicchi di mais venivano pressati con rulli e tostati. Nel corso degli ultimi anni, ai classici chicchi di mais si è aggiunta quasi tutta la gamma dei cereali, eccezion fatta forse per qualche roba strana che in pochi conoscono: abbiamo così fiocchi di avena e orzo, palline/fiocchi/bastoncelli/tuttoquellochecivieneinmente di mais/grano/farro/kamut, riso/orzo/grano soffiati, muesli assortito e addizionato con frutta secca o disidratata, cioccolata o yogurt.

Tutto molto bello e vario, tanto da aver reso disponibile anche sotto forma di snack questo intermezzo gustoso che nulla ha da invidiare a gelati, biscotti, merendine.

E, infatti, talvolta i cereali sono talmente elaborati da superare in quantità di grassi e zuccheri i suddetti dolciumi.

 

Con i nuovi procedimenti industriali poi, i cereali adesso vengono cotti, ridotti in poltiglia, addizionati di zucchero e malto, e sottoposti a un processo chiamato estrusione che denatura (rendendole quindi indisponibili) le proteine presenti nei cereali. Dopodichè, i fiocchi vengono rivestiti da uno strato di olio vegetale che fa sì che durante la tostatura il prodotto diventi croccante e che si mantenga tale fin dentro il latte. Spesso il tocco finale è quello di glassare i fiocchi con zucchero, cioccolato, yogurt.

Il risultato di queste elaborazioni è un "alimento" morto, privo di proteine e assolutamente vuoto, senza tracce di vitamine e nutrienti. Riempitivo certamente, ma che alla lunga può privare l'organismo di forza ed energie invece di dargliene; la grande quantità di zuccheri e la presenza di oli poi, ne fanno un prodotto goloso ma a rischio ingrassamento.

Da questa frase nasce l'analisi di Altroconsumo, che va ad analizzare un certo numero di prodotti destinati ai bambini e trova di tutto:

 

Da segnalare che gli studi di Altroconsumo ci riportano che l'Italia detiene il primato europeo del numero di bambini sovrappeso o obesi: quasi 4 su dieci tra i 6 e i 9 anni. Credo che l'Italia stia facendo a gara con il suo unico concorrente serio, gli Stati Uniti per vincere questo poco edificante primato.

L'obesità infantile è la via migliore per garantire un futuro da malati ai nostri figli, è la via principale per avviarsi verso la strada del diabete infantile e per tutta una serie di malattie (cardiovascolari in primis) che li accompagneranno per tutta la vita. Come ho già avuto modo di ridire in altre occasioni, si dovrebbe prestare unattenzione maniacale all'alimentazione dei bambini; purtroppo, invece di comprare libri di gente seria e iniziare a documentarci da fonti indipendenti, preferiamo agghindare i nostri pupi con trine e pizzi e delegare la responsabilità della loro salute alle quattro castronerie che ci propinano in Tv. Pertanto, molto spesso invece di preparare da noi i pasti (a cominciare dagli omogeinizzati che qualcuno mi deve spiegare quanto ci vuole a preparare una mela grattugiata anzichè fare la fila al supermercato), preferiamo comprare tante belle scatole che poi in due minuti ci risolvono la colazione, il pranzo, la cena. E allargano la panza della famiglia.

 

Cosa c'è che non va nei cereali secondo Altroconsumo (ma anche secondo me)?

1) Troppi zuccheri (tra lavorazione, glassature e condimenti vari si arriva anche al 42%, passando per il 20%)

2) Troppi grassi, in alcuni casi si arriva a 14 gr su 100, e sebbene in base dosi anche di tipo saturo (dannoso per le arterie)

3) La presenza di sale, che ovviamente altera il gusto nei bambini e disassuefa ai sapori naturali (oltre a provocare ipertensioni precoci)

4) scarso contenuto di fibre, che sono invece presenti nei cereali interi.

Aggiungo anche che le vitamine sintetiche aggiunte a causa della distruzione di quelle naturali del cereale durante la lavorazione industriale, non provengono da fonti naturali e quindi risultano particolarmente indigeste ai piccoli corpi (ma anche a quelli dei grandi) che le ingeriscono.

Non approfondisco il discorso marketing affrontato dalla rivista: è argomento delicato e andrà affrontato in altro post.

 

Cosa possiamo fare allora per difendere i nostri bambini da questo surplus di zuccheri, grassi e vuoto assoluto?

Trovare ad esempio il tempo di preparare la colazione

Variare ogni mattina e ogni giorno la dieta dei bambini, facendogli provare tutti i cereali, tutta la frutta e verdura

Iniziare la colazione dei bambini con una spremuta fresca o un centrifugato, per proseguire con pane fatto in casa tostato e composta fresca di frutta (se il bimbo ancora non gradisce la frutta così)

Abituare i bambini a mangiare con meno zuccheri e sale possibile, fin da subito; il latte materno mica è dolcificato o salato.

E che buona colazione sia!!!

4 commenti:

  1. Hai perfettamente ragione. Da piccola ricordo delle saporitissime "zuppe di pane e caffèlatte" e qualche volta si inzuppava il dolce fatto in casa, oppure il panettone e la colomba (quando era il periodo).
    Adesso invece c'è in giro un sacco di schifezze zuccherose, che i bambini di oggi non sanno che cosa sia una marmellata fatta in casa, o un dolce fatto dalla mamma... il primo esempio sono i miei nipoti!

    RispondiElimina
  2. Da circa un paio di mesi abbiamo eliminato i cereali dalla nostra tavola della prima colazione, ma per un fatto di costi... oltre ad essere alimenti elaborati, insani e morti, come ben spieghi nel tuo post, sono anche terribilmente costosi. Piacevano talmente tanto ai miei bimbi che se ne facevano fuori una confezione in due giorni.
    Adesso abbiamo cambiato colazione: una tazza di latte con un po' di cacao del commercio equo, pane e marmellata della nonna...
    Ignoravo che i cereali fossero tanto nocivi!!!
    Un abbraccio
    Francesca

    RispondiElimina
  3. Utilizzo grano biologico per preparare la colazione Budwig.
    Ne ho acquistato 4 Kg che conservo in un sacchetto di tela nello stanzino.
    Volevo sapere che accorgimenti dovevo prendere per evitare la formazione di muffe con eventuali nefaste conseguenze tipo la produzione di aflatossine e simili!
    Inoltro volevo sapere per quanto tempo si conserva il grano e se le eventuali muffe che si possono formare sono visibili ad occhio nudo e se con l'acqua vanno via.
    Grazie.

    RispondiElimina
  4. Ciao Giuseppe,
    senza dubbio il metodo di conservazione che stai usando è l'ideale.
    Potresti aggiungere ogni tanto ai cereali dell'acido ascorbico in polvere (o vitamina C), che sono un valido aiuto antimuffa. Direi che il grano se ben conservato con rimedi casalinghi lo puoi tenere per un anno; poi, ti consiglierei prima dell'uso di sciacquare con acqua e bicarbonato.
    Non ti so dire sulla visibilità delle muffe, io non ci ho mai fatto caso ma immagino siano abbastanza visibili.

    RispondiElimina