martedì 31 marzo 2009

E' primaveraaaaaa, drenate le tossineeee

E' arrivata, la sentiamo nell'aria.

E' primavera, e il primo regalo che possiamo farci per godere tutti i benefici di questa stagione di rinascita, è seguire un programma di depurazione dell'organismo.

E' il momento ideale, dopo aver mangiato più pesante e aver coperto al massimo i nostri corpi, di ripulire gli organi interni e di far prendere aria alla nostra pelle.

Cosa possiamo fare?

Intanto ripulire il terreno, cioè dare una "spazzata" generale a tutto.

Cosa usare per fare questo? Linfa di betulla, il rimedio per eccellenza che serve a preparare l'organismo ad altre cure.

La linfa di betulla gemmoderivato aiuta a drenare i liquidi in eccesso e contrasta quindi ritenzione sia di liquidi che ovviamente di tossine.

Andrebbe usato per due mesi consecutivi, prima di passare al secondo step, ma se abbiamo fretta possiamo "accelerare i tempi".

La posologia varia molto, volendo si potrebbe usare in questo modo: per i primi 20 giorni 40 gocce 15 minuti prima di colazione e 40 prima di pranzo, per i restanti 50 gocce prima di pranzo.

Poi, inizieremo a ripulire il nostro fegato:

Il Carciofo, il cardo mariano e il tarassaco sono le piante per eccellenza usate nella depurazione del fegato.

Solitamente a queste erbe se ne aggiungo altre, tutte con funzioni depurative generali o specifiche e anche drenanti; in commercio ci sono moltissimi prodotti già pronti, consiglio in ogni caso di andare da erboristerie che preparano personalmente i composti di erbe miscelando le tinture madri secondo l'esigenza personale. In questo caso, l'erborista saprà indicarvi sicuramente la posologia e i tempi, che generalmente sono di almeno un mese.

 

A questo trattamento andrebbe ovviamente seguito un percorso alimentare adeguato, che prevede il consumo di grandi quantità di frutta e verdura (le verdure amare in questo periodo specifico enfatizzano il processo di depurazione dell'organismo) e l'uso di semplice acqua come bevanda. Niente fritti, intingoli, cibi grassi o dolci che andrebbero ad appesantire l'apparato digerente e a rallentare l'eliminazione delle tossine, niente cibi eccessivamente calorici.

Cosa potrebbe accaderci nel frattempo?

Potremmo avere dei mal di testa più o meno sentiti, causati dall'eliminazione delle tossine che prima di essere espulse vengono smosse dai depositi e messe in circolo.

Potremmo avere delle "fioriture" di brufoli in viso, altro segno evidente dell'eliminazione.

Non preoccupiamoci per questi piccoli segnali, vuol dire che il fegato sta lavorando! Ovviamente se il disagio è forte il consiglio è sempre quello di rallentare con gli integratori o smettere per qualche giorno, sempre però mantenendo il regime alimentare.

Qui sotto riporto delle note informative sulle singole piante, nelle quali vengono indicate anche le controindicazioni che devono sempre essere lette prima di assumere i fitopreparati.

 

Buona disintossicazione!

 

 

 

Per maggiori informazioni sulla Linfa di betulla e sulla betulla in generale: qui

Per le altre erbe:

Tarassaco

Bardana

Carciofo

cardo mariano

 

lunedì 23 marzo 2009

L'importanza di chiamarsi... Fibra

Le Fibre, queste sconosciute.

Ci sono intestini che le agognano, altri che le respingono, altri ancora che sono indecisi. Persone che non sanno di cosa si parli, altre che ti snocciolano una preparazione da Accademia della... Crusca (;-)).

Così, dopo aver letto sul web un desolante consiglio a un evidente problema di costipazione, ho messo in moto le dita alla ricerca di info utili.

Cominciamo con il dire che le fibre non sono nemiche del nostro organismo: non provocano danni e non scatenano guai, se usate oculatamente e dosate su ogni persona. Le fibre le assumiamo dalla notte dei tempi, ne assumevano copiose i nostri protoantenati e lo fanno tuttora i nostri simili meno "civilizzati" e le nostre cugine scimmie.

Cosa sono, in termini concettuali, queste benedette fibre? Sono la componente in cellulosa delle piante. Quelle alimentari sono presenti in quantità variabile in tutti i vegetali commestibili (e non), e costituiscono la parte inassimilabile del vegetale ingerito. Non avendo come i ruminanti (ad esempio) l'enzima che scinde la cellulosa (cellulasi), le fibre transitano attraverso il nostro organismo senza essere assimilate e senza fornirci calorie o altre sostanze nutritive.

Perchè allora sono così importanti per il buon funzionamento del nostro apparato digestivo?

Numerosi studi ne comprovano le mille virtù:

- hanno la proprietà di richiamare acqua, contribuendo ad ammorbidire le feci e a facilitarne il transito

- aumentano il volume delle feci, stimolando la motilità intestinale e favorendo l'evacuazione.

I suddetti fattori comportano un tempo di stasi della massa fecale molto più breve rispetto a una dieta priva o povera di fibre, e ciò favorisce una più rapida espulsione dei prodotti di scarto e delle tossine e quindi un minor tempo di contatto di prodotti dannosi con la mucosa intestinale, aiutando sicuramente nella prevenzione dei tumori della parte finale dell'intestino. Inoltre le fibre riescono a pulire a fondo le pareti dell'intestino come se fossero una scopa di saggina; tale proprietà è decisamente utile in presenza di diverticoli, sebbene una problematica del genere deve sempre essere seguita da un medico e non con un inadeguato faidate.

Altri vantaggi:

- i pasti ad alto contenuto di fibra riempiono lo stomaco e danno senso di sazietà

- le fibre riducono il livello di colesterolo nel sangue

- abbassano il livello glicemico perchè rallentano l'assorbimento dei carboidrati.

 

A cosa fare attenzione? Un eccessivo consumo di fibre  provoca una riduzione dell'assorbimento di calcio e ferro, è per questo che bisogna usare sempre il cibo come se fosse un metodo di cura e non come passatempo sociale. Un'attenzione particolare va data ai bambini, nel qual caso il consumo eccessivo potrebbe provocare danni irrecuperabili.

 

Ma ci preoccupiamo davvero dell'eccesso di fibra quotidiana nei nostri pasti?

O piuttosto siamo vittime di almeno una delle malattie precedentemente elencate?

Diverse ricerche stabiliscono la necessità di 21-25 grammi giornalieri, ma senza stare a fare strani calcoli astrusi una buona "integrazione" di verdura e frutta ci garantirà la quota.

Dovessimo mai dimenticarcene, è bene sapere che i prodotti animali o alcoolici non contengono in alcun modo fibre, così come le stesse sono contenute in misura bassissima nelle farine iper raffinate, irradiate e derattizzate che costituiscono abitualmente l'80% della nostra alimentazione.

100 grammi di farina doppio zero, oltre al fatto che è un alimento privo di sostanze vitali in quanto trattato in tutti i modi, contengono 2,5 grammi di fibre. Mangiare 100 grammi di farina equivale due piatti di pasta per un peso circa di 150 grammi complessivi, per arrivare solo alla decima parte del nostro fabbisogno giornaliero.

Un'ottima fonte di fibre è costituita dai cereali integrali, dalla frutta secca e dai legumi, a seguire frutta e verdura.

 

Veniamo alle considerazioni sparse...

Leggo o sento spesso in giro che le fibre vanno assunte con cautela. Addirittura, a fronte di un evidente problema di stipsi e di costipazione, i miei poveri occhi hanno visto suggerire l'assunzione di fibre pronte da acquistare in farmacia perchè più sicure di quelle contenute nella frutta e nella verdura, che potrebbero avere controindicazioni (fermentazione, gonfiore intestinale, pesantezza).

Ecco, questo intervento secondo me si avvicina molto a ciò che per me è la nemesi della salute. Ci hanno portato a pensare che delle bustine contenenti fibre estratte chissà come e pagate a caro prezzo siano più sicure di una bella insalata fresca o di una bella porzione di frutta. Ne siamo talmente convinti da evitare assolutamente le fibre in caso di stipsi, diverticoli, e altri simpatici problemi. Ne siamo talmente sicuri da essere addirittura indotti a suggerire ad altri questa assurdità.

Come è possibile che si arrivi al punto di dover dipendere dalla farmacia anche quando potremmo semplicemente allungare una mano e mangiarci una carota?

E' evidente che i nostri organismi, se non in rari casi, non sono più abituati a lavorare in certe condizioni. Mangiando sempre prodotti confezionati, pieni di zucchero fermentante e tanti prodotti carnei, lasciamo che il nostro apparato digestivo si dimentichi del beneficio di questi spazzini naturali e che si appesantisca di scorie nocive che difficilmente lasceranno in tempi brevi gli intestini.

Così, anzichè consigliare di ridurre i farinacei semplici, bibite zuccherate e dolciumi vari, e proteine animali, si dice di fare attenzione alle fibre cattive.

E' ovvio che un organismo intasato e intossicato ha bisogno di tutta la dolcezza possibile per ripristinare le sue funzioni e non di uno sturalavandini stile viakal. Chi dovesse avere problemi di stipsi, diverticoli o intasamenti di ogni genere, dovrà per forza di cose iniziare a riprendere confidenza con le fibre iniziando da dosi omeopatiche, per poi proseguire gradualmente e facendo attenzione a tutte le sensazioni fisiche che questa reintroduzione susciterà. La regola naturalmente vale anche per chi non ha apparenti problemi ma che consuma da sempre poca frutta e verdura.

Facciamo una precisazione: è vero che la frutta fermenta nello stomaco, così come è vero che la verdura o i legumi possono provocare gonfiori intestinali. Ma ci siamo mai chiesti perchè? Perche non vengono mangiati nel modo corretto e con le giuste associazioni/combinazioni compatibili.

E' bene sapere che la frutta va assolutamente mangiata da sola, lontana dai pasti o mezz'ora prima di essi e mai in macedonia; in questo modo mai e poi mai produrrà fermentazione e ne trarremo solo vantaggi.

E' altrettanto bene sapere che le verdure andrebbero consumate a inizio pasto, in insalata o in un bel piattone di croccanti foglie (o altre parti) cotte al vapore: se non se ne mangia un chilo in un'unica soluzione non ci saranno problemi.

 

Fatte proprie queste semplici regole, e una volta arrivati a regime attraverso una graduale abitudine alle fibre, come potremmo integrarne il nostro consumo?

- Introducendo nella dieta un pasto di legumi (bilanciato con cereali per avere il giusto apporto di proteine) almeno tre volte a settimana.

Si potrebbe iniziare con dei passati, per evitare che la buccia dei fagioli in particolare, ricca di fibre ma profondamente indigesta, possa creare gonfiori (soprattutto se associamo i legumi ad altre proteine animali o a frutta).

- Consumando cereali interi/integrali in chicchi alternandoli alla solita pasta: se proprio non ci piace il gusto, proviamo con chicchi decorticati o perlati, sebbene in quest'ultimo caso le fibre siano in quantità minore.

- Sgranocchiando carote, sedani, finocchi come snack, ma anche frutta secca e semi oleosi, fonti di vitamine e grassi polinsaturi.

 

Questi tre semplici accorgimenti ci porteranno rapidamente a un consumo ottimale di fibra, modificheranno in meglio la qualità del nostro sangue e della nostra linfa, e apporteranno una serie di nutrienti che difficilmente riusciremo a trovare negli snack pronti o nei pasti precotti.

 

martedì 17 marzo 2009

Le due facce del consumo

Oggi un argomento sollevato su un forum mi aveva dato lo spunto per parlare di negozi a 99 centesimi o tutto a un euro; poi, andando in palestra, vedo sulle auto parcheggiate un volantino che promuove una festa eco-logica a favore dei mercatini dell'usato.

Come al solito, certe coincidenze sembrano fatte apposta per fare due più due o unire antipodi, per cui approfitterò di questi spunti per parlare delle due facce del consumo.

Il Lato "oscuro":

c'è crisi, per cui molte persone non possono permettersi beni durevoli pagandoli prezzi talvolta giusti e spesso esosi. Cosa si può fare allora?

In nostro soccorso arrivano i negozi che per pochi centesimi permettono di comprare una vastissima gamma di prodotti, dallo spazzolino da denti a quello per il water, dalla carta da regalo al set di piatti in plastica o coccio, passando per piccolissimi elettrodomestici cosmetici prodotti per la casa in generale.

Il primo impatto che si ha solitamente entrando in questi negozi è la gran quantità di prodotti in plastica. Sarà PET, PVC, PP, PS..., in ogni caso è sempre un materiale altamente inquinante, derivato del petrolio e in svariati casi anche tossico per la salute. Girando per gli scaffali è spesso molto facile cadere in tentazione: come resistere a quei simpatici gadget che serviranno solo a fare polvere e ad aumentare il conto alla cassa?

Così, se entrando cercavamo solo una spugnetta per lavare i piatti, o un imbuto, all'uscita ci ritroveremo con almeno 3 o 4 oggetti in più, vanificando di fatto il risparmio che avevamo inizialmente preventivato. E, naturalmente, aumentando la quantità di suppellettili gettate nell'immondizia (si spera nel cassonetto della differenziata) a ogni pulizia di primavera.

Cosa succede quindi quando compriamo in un negozio "tutto a un euro"?

Che il risparmio diventa spesso effimero, e che il prezzo così basso della merce non consente alle persone di dare il giusto valore al prodotto acquistato. Non si considera che per produrre a prezzi così bassi si deve per forza sotto-sottopagare i lavoratori, che si usano materie prime scadenti e non si considera l'impatto ecologico che impianti che devono per forza produrre a basso costo possono avere sull'ambiente circostante. Un'altra conseguenza da non sottovalutare è che, avendo a disposizione prodotti a poco prezzo, il consumatore è indotto a rendere obsoleto ciò che ha in casa nell'arco di un tempo brevissimo, magari per capriccio o al minimo difetto. Si va così a cadere nella trappola della società usa e getta, che gonfia le discariche e si trasmette su tutti  i generi merceologici.

 

Caso strano, a fronte di utensili o elettrodomestici usa e getta, ci ritroviamo con "alimenti" (forse il giusto termine è pseudoalimenti) che hanno una durata/scadenza superiore a quella della nostra lavatrice. Ci sarebbe da ridere, se non fosse così tragico...

 

Per fortuna, in questo post c'è anche il lato "solare":

premesso che è stata una delle rare volte in cui ho accolto con gioia un volantino, il 21 e 22 marzo a Roma c'è un'iniziativa chiamata VIVERE L'USATO, Festa eco-logica.

Di cosa si tratta? Di una cosa semplice semplice: alcuni mercatini dell'usato a Roma aprono a orario continuato per i due giorni.

Che vantaggi se ne traggono? Come nel caso del freecycle, rimettendo a disposizione della comunità beni che a noi non servono più, riusciamo a risparmiare capitale e a impedire che beni ancora in buone condizioni finiscano la loro ancora giovane vita nella discarica. E si ha anche l'opportunità di riciclare un eventuale acquisto avventato o un poco gradito regalo di natale!

Si conosce gente, si scovano chicche introvabili, si crea un'economia alternativa a quella dei centri commerciali e dei millemila stores dell'elettronica.

I mercatini sono tanti in tutta Italia, basta andare ad esempio su www.ecomercatino.com e voilà! Si trova tutto.

 

Non lasciamo che il consumismo ci pervada, cerchiamo altre strade e rispettiamo il pianeta ;-)

giovedì 12 marzo 2009

Immaginiamo che...

Inoltro volentieri una email di Franco Libero Manco:

E SE GLI ANIMALI FACESSERO A NOI

QUELLO CHE NOI FACCIAMO LORO?

Franco Libero Manco

 

Da millenni noi esseri umani sfruttiamo sistematicamente gli animali, tormentandoli in ogni modo, coinvolgendoli in tutte le nostre losche situazioni belliche, uccidendoli nei mattatoi, nei boschi, nei mari, costringendoli a lavorare per noi come schiavi, e oggi sperimentando su di loro ogni tecnica chirurgica, ogni medicinale, ogni veleno, ogni cosmetico, ogni prodotto chimico, rubando loro non solo la libertà, il loro manto, il loro latte, le loro uova, il loro miele, ma anche il loro unico bene, la vita.

 

E se per ipotesi gli animali facessero a noi quello che noi facciamo a loro?

Se fin della nostra nascita gli animali avessero il potere di privare noi e i nostri bambini della libertà e della luce del sole e ci allevassero in gabbie e in capannoni lager per tutta la nostra vita per poi ucciderci nel modo più crudele sezionando ogni parte del nostro corpo e mangiassero i nostri arti, il nostro cuore, il nostro fegato, il nostro cervello, i nostri polmoni, i nostri intestini, la nostra lingua e scaricassero il nostro sangue nelle fogne come succede nei mattatoi? Se le donne venissero ingravidate con mezzi rudimentali e meccanici, come succede per le mucche, per farle partorire continuamente e dopo il parto gli animali, ghiotti del latte delle nostre donne, sottraessero i bambini alle loro madri, li richiudessero in gabbie alimentandoli con un pastoni innaturali e dopo pochi mesi li uccidessero per mangiare le loro teneri carni e le donne disperate e rese folli dal dolore quando non più in grado di procreare e produrre latte venissero soppresse per diventare il loro pasto? E immaginiamo che tale specie sia talmente stupida e avida della nostra carne da trascurare gli effetti devastanti sulla loro salute?

E immaginiamo che gli animali usassero torturarci per mero divertimento; oppure che usassero sperimentare, su centinaia di milioni di esseri umani, ogni loro strumento, ogni loro veleno, ci aprissero il torace per studiare su di noi le loro malattie e prelevassero i nostri organi interni per trapiantarli nei loro corpi?

E immaginiamo ancora che il loro divertimento preferito fosse quello di entrare nel nostro ambiente, nelle nostre case, ad uccidere noi e i nostri piccoli, (come succede con la caccia); immaginiamo che usassero mettersi addosso la nostra pelle, ritenuta pregiata a seconda del colore bianca, nera, rossa, gialla, ci allevassero in condizioni disumane e ci spellassero spesso ancora vivi e lasciassero marcire i nostri corpi?

Immaginiamo pure che, come succede per la pesca, che gli animali avessero la possibilità di catturare un gran numero di umani e che li facessero morire spasimanti, agonizzanti senza aria o devastati dai loro artigli, come succede con la pesca e con gli arpioni?

E immaginiamo ancora che fossero gli animali ad aver reso questo pianeta invivibile, la causa della distruzione delle foreste, dell’inquinamento dell’aria, della terra, dei mari, dei fiumi, dei laghi e che avessero portato questo pianeta sull’orlo della catastrofe ecologica?

E immaginiamo che tale progenie usasse da sempre massacrare i suoi stessi simili in assurde battaglie fratricidi.

Ora, se esistesse una simile specie, capace di una così spietata freddezza, cieca e sorda al nostro dolore e alle nostre suppliche, non saremmo forse concordi nel ritenere questi animali dei mostri sanguinari, come la specie più perniciosa del pianeta? Non spereremmo forse che il cielo provvedesse a farla sparire per sempre dalla faccia della terra?

giovedì 5 marzo 2009

La colazione dei campioni

Da più di qualche giorno in tivvù, girano degli spot riguardanti famose merendine. E famose donne sportive con prole.

Eccole lì, fuori dai trionfi olimpici, amorevoli mamme che accudiscono con tutte le cure i propri figli. In passato la stessa casa aveva proposto un'altra mammasport famosa e felicissima di nutrire in modo sano la bellissima figlia.

Senza entrare nel merito dei doveri che queste grandi campionesse (e anche campioni) hanno nei confronti dei loro sponsor, trovo vergognoso che si usi l'immagine dei propri figli per veicolare un'idea sbagliata e fuorviante su cosa dovrebbe mangiare quotidianamente un bambino.

Per crescere sano un bambino non ha bisogno di grassi vegetali (8 grammi di grassi in una merendina e addirittura  12 in quella da scegliere ad "occhi chiusi") , farine industriali (che non hanno più nessun valore nutritivo se non quello di riempire lo stomaco), uova e latti in polvere (usciti dalle mammelle delle mucche e dal biiip delle galline chissà in quale periodo e trattate industrialmente), cacao (è una sostanza eccitante, non è proprio opportuno che i bambini lo consumino quotidianamente), un'altra decina di ingredienti che col corpo umano non c'entrano niente ma servono a dare una forma e una lunga conservazione al prodotto, e un ridicolo apporto vitaminico compensato da un eccessivo apporto calorico.

Per crescere sano un bambino ha bisogno di cibo fresco, frutta e verdure di stagione, cereali freschi, pane vero, e qualche torta preparata dalla mamma o dalla nonna.

Per crescere sano un bambino dovrebbe assolutamente evitare qualsiasi forma di zucchero raffinato, che non serve a dare vitalità al cervello ma a creare le basi per una forte dipendenza e una lunga serie di malanni.

Le stesse protagoniste degli spot, se si alimentassero quotidianamente con questi prodotti, non avrebbero risultati entusiasmanti; sarei inoltre curiosa di sapere se davvero il cuoco di un famoso team nazionale proponga loro crema di cioccolato spalmabile a colazione, piuttosto che fragrante pane o freschissime crostate o meglio ancora, frutta fresca.

Perchè allora mentire e vendere al pubblico ignaro l'illusione di un cibo sano?

Vedere queste campionesse, che per un pugno di dollari attentano alla salute di migliaia di bambini, è una tristezza che non ha eguali.

Con quali occhi si potrà più gioire di una vittoria o di un podio, sapendo che le merendine che sponsorizzano non sono quella panacea che ci vogliono far credere?

Perchè il ministero della salute non prende questi campioni per far fare loro delle campagne di sensibilizzazione all'alimentazione? 

In attesa che nessuno prenda provvedimenti, e con il consiglio di bruciare per sempre la TV, proviamo a nutrire i bambini con prodotti naturali,

magari con l'aiuto di libri di cucina naturale si potranno fare degli ottimi dolci e merende preparate con farina fresca, frutta spremuta e dolcificanti naturali (miele, polpa di banana, frutta ben matura); il tempo che ci si impiegherà sarà magari superiore a quello che ci serve per prendere una merendina dallo scaffale e pagarla alle casse, ma crescere un bambino in salute è un dovere di ogni genitore e nel contempo il regalo più grande che gli e ci si possa fare.

 

A tale proposito, vi metto il link di un delizioso blog, dove potrete trovare tanti dolci naturali:

http://veruccia.blogspot.com/search/label/Dolci

 Con una raccomandazione: sostituite la margarina delle ricette con dell'olio spremuto a freddo.

martedì 3 marzo 2009

Carciofo - Cappero - Limone

Mi piaceva l'idea di associare primizie (o meno) di stagione per descriverne brevemente le caratteristiche e diffondere la cultura del cibo stagionale.

Carciofo: come dice Cucina naturale di marzo, il carciofo non è altro che il fiore molto immaturo di una pianta con una lunga storia e con un nome che ci ricorda il carosello, Cynara Scolymus. Ingrediente versatile nelle nostre cucine, abbiamo trovato mille modi per gustarlo, dal semplice taglio a crudo in insalata, all'elaborata frittura del carciofo alla Giudia. Ma quali sono in realtà le caratteristiche del carciofo?

Da un punto di vista nutrizionale è ricco di fibre che aiutano l'organismo a mantenersi pulito, contiene inoltre l'inulina che è una fibra fondamentale per il controllo dei picchi glicemici e del diabete. Il carciofo inoltre contiene acqua in grandi quantità e minerali quali potassio, sodio, fosforo. E' scarso di vitamine, anche se ne contiene alcune del gruppo B (B1 e B3).

Ma, ancor più che da un punto di vista nutrizionale, il carciofo rappresenta una vera panacea per la depurazione dell'organismo, e non è un caso che si presenti alle nostre tavole proprio nel periodo più indicato per iniziare una bella cura disintossicante, la primavera. Le proprietà del carciofo sotto questo aspetto sono innumerevoli, ma fondamentalmente ne traggono i maggiori benefici il fegato e le vie biliari: stimola e fluidifica il flusso biliare, è un potente epatoprotettore e aumenta/ottimizza la funzionalità del fegato favorendo una buona digestione. Mangiare questo prezioso fiore di stagione è la via migliore per iniziare a ripulirci dalle troppe scorie accumulate durante l'inverno. Pertanto, anche se le cotture elaborate esaltano il particolare sapore del carciofo, sappiamo bene che la via migliore per sfruttarne appieno le caratteristiche è quella di mangiarlo crudo. Inoltre, poichè contiene ferro, che per essere assorbito ha bisogno di vitamina C, si potrebbe condire con del succo di limone fresco.

Per saperne di più:

http://erboristeriaemedicina.org/content/view/44/27/

 

Limone: il frutto del mese è il limone, agrume che in realtà abbiamo ormai sempre nelle nostre case.

Ancor più del carciofo, il limone è una vera panacea per svariati problemi. Ho parlato svariate volte del limone, ma pubblicizzarlo non fa mai male.

Proprietà:Ha un alto contenuto in vitamina C, contiene vitamine B1 e B2, potassio e acido citrico.

Alcune delle sue proprietà mediche: antibiotiche, battericide, vitaminizzanti, anticolesterolo. I flavonoidi del limone (fattori vitaminici P) agiscono sulla microcircolazione diminuendo la permeabilità dei capillari e aumentandone la resistenza.

Non ci stancheremo mai di ripetere che il limone è un miracolo della natura, che ha la capacità di staccare dall'organismo e dagli intestini gli accumuli di muco, che scioglie i calcoli renali e che è indicatissimo in persone che, mangiando quantità eccessive di proteine animali, hanno un organismo fortemente acido che deve essere quindi riequilibrato.

Sfortunatamente, pochi di noi lo consumano quotidianamente, sebbene la buona abitudine di assumerne mezzo a digiuno diluito in un bicchiere d'acqua tiepida dovrebbe essere la prima regola igienica da insegnare nelle scuole.

Ci rifacciamo con le spremute però, o condendo insalate, macedonie, e piatti vari. Ancor più della mela, un (bio) limone al giorno potrebbe togliere il medico di torno.

 Per saperne di più: http://allinablog.splinder.com/post/17390477

  

Cappero: è la pianta del mese. Della quale, ovviamente, consumiamo i frutti carnosi; in realtà in erboristeria si usa anche la corteccia radicale, che ha proprietà diuretiche e quindi favorenti l'espulsione delle tossine e aiuta anche le funzioni digestive. Inoltre è un buon protettore dei vasi sanguigni.

I frutti  contengono sali minerali (potassio, calcio, sodio, ferro, magnesio, fosforo) e vitamine B1, B2, PP, C. Sebbene siano spesso reperibili sotto sale, è possibile trovarli conservati sotto aceto o sotto una soluzione di acqua e poco sale o anche sott'olio.

 

Per approfondire: http://www.miaerboristeria.it/index.php?target=pages&page_id=CAPPARIS_SPINOSA_L

 

Ebbene, oltre a farci delle belle tisane di corteccia di cappero e foglie di carciofo (che ci aiuteranno a depurarci, a proteggere i vasi sanguigni e a far lavorare bene il fegato) e magari aggiungendo una saluberrima bevanda di acqua e limone, come altro impiegare questi tre preziosi elementi?

Potremmo tagliare a fettine sottili il carciofo e condirlo con una salsa fresca di olio, limone sale e battuto di capperi, da mangiare come

 antipasto sia a pranzo che a cena o come condimento a crudo per un piatto di pasta sano e leggero.

Buon appetito!

Appuntamenti - La Natura ti fa bella – Guida alla cosmesi naturale 14/03

L'Erboristeria Sana Tana di Cesano Boscone in collaborazione con Anita Richeldi blogger di Rimedi Naturali (http://rimedinaturali.blogosfere.it/) e Bellezza Mediterranea (http://www.bellezzamediterranea.it/) in occasione della Festa della Donna presenta
sabato 14 marzo alle ore 15.30: La Natura ti fa bella – Guida alla cosmesi naturale, preparazione e applicazione di maschere e creme casalinghe con dimostrazione pratica

Partecipazione gratuita