giovedì 5 giugno 2008

Eco attitudini: raccolta differenziata della carta

Su Metro di oggi, che dedica la prima di copertina ad un argomento sempre troppo trascurato (vedi l'articolo "Il Polo Nord sarà un mare entro il 2040" http://www.metronews.it/news-italia/il-polo-nord-sar-un-mare-nel-2040.html?Itemid=236%3FItemid%3D135704 ), ho letto dei dati che da una parte mi fanno piacere, dall'altra mi inducono a riflettere sul fatto che a Roma c'è un'altra Italia.

Secondo stime del consorzio Comieco, in Italia si riciclano circa 5 milioni di tonnellate di carta all'anno.

Milano detiene la percentuale più alta, il 78%, Roma si aggira intorno al 41% circa.

Perchè questo post?

Perchè è fondamentale sensibilizzare i cittadini verso una maggiore attenzione nella gestione della nostra quotidiana spazzatura. E' fondamentale che le migliaia di copie dei quotidiani gratuiti (solo Metro ha una tiratura quotidiana nazionale di 850000 copie, ed è solo uno degli ormai numerosi giornalini che circolano) vengano riposte in appositi contenitori, pronte per essere riutilizzate più e più volte senza per questo dover abbattere nuovi alberi. E perchè i comuni ottengono denaro rivendendo al consorzio Comieco la carta.

A Roma come al solito la realtà è diversa, sebbene possa sembrare che si ricicli il 40% della carta (percentuale evidentemente molto bassa), le strade della nostra città parrebbero indicare tutt'altro. Cartacce ovunque, fogli di giornali così numerosi da superare in "popolazione"  l'insieme dei ratti e dei piccioni capitolini, scatole e scatoloni che i negozianti gettano nella spazzatura comune per evitare di pagare i due soldi del camioncino Ama che viene a raccoglierli e, si spera, a differenziarli appositamente, eccetera...

Insomma, la nostra città è sporca, e poco ecologica. Sembra un campo di battaglia post atomico, una scena del crimine in cui tutte le edicole e le stamperie della città sono esplose contemporaneamente spargendo carta ovunque in maniera molto democratica. Siamo cittadini poco ecologici, poco accorti a tematiche importanti e decisive per il futuro del nostro pianeta ma soprattutto dei nostri figli. D'altronde l'alternativa al riciclo e al minor spreco sono gli inceneritori, tanto amati dai nostri politicanti ma fin troppo sospettati di provocare danni oltrechè essere superati in termini di resa da impianti "bio-compostibili" di maggiore resa e minor costo.

Come sempre per iniziare possiamo chiederci, cosa possiamo fare? Iniziare a dare il buon esempio, senza dire nulla ma "ostentando" la nostra buona attitudine; se vediamo cartacce in prossimità di un secchione della raccolta carta, possiamo dedicare qualche minuto a fare "piegamenti" per raccogliere la carta e gettarla; possiamo iniziare a scegliere prodotti riciclati, che incidono in maniera considerevolmente minore sul consumo delle ormai scarse risorse del pianeta.  

1 commento:

  1. Eppure io mi ricordo che negli anni '80 il riciclaggio carta veniva pubblicizzato di più rispetto ad ora. Infatti mentre io e i miei coetanei abbiamo più scrupoli a sprecare carta, al giorno d'oggi vedo che proprio la cosa non interessa a nessuno :-/ O forse dipende dal fatto che sto invecchiando e mi sembra che tutte le nuove generazioni siano "perdute"? :P

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