sabato 10 maggio 2008

Il bio è più caro del convenzionale?

Spesso al cibo biologico si rinuncia. Magari  la persona che si ha di fronte è anche convinta della bontà del prodotto, ma arriva subito la solita sentenza: è troppo caro e non possiamo permettercelo.

Intanto iniziamo a distinguere tra cibo necessario e cibo superfluo: il primo comprenderà verdura e ortaggi freschi, legumi freschi o secchi, farine e pane fresco, frutta fresca, carne, pesce. Nel secondo termine c'è tutto il resto della nostra spesa.

Se si entra in un supermercato o un emporio biologico, si noterà subito che uno qualsiasi dei prodotti in vendita hanno prezzi più alti rispetto alla media della grande distribuzione, ma il "superfluo" costa ancora di più. E' logico che se volessimo comprare dal bio le stesse cose, bibite gassate comprese, che compriamo al super, rischieremmo di ritrovarci con uno scontrino piuttosto salato; ma se considerassimo la nostra spesa in un ottica utile/dannoso, con gli stessi soldi della spesa settimanale al super riusciremmo tranquillamente a comprare cibo biologico, ma soprattutto solo cibo sano.

Certo, direte voi, ma li hai visti i prezzi di carne, frutta e verdura bio? Fanno paura.

Questo è vero, ma quei prezzi rappresentano quasi il vero valore del prodotto (di questo parleremo a puntate in altri topic).

Come ovviare a ciò? In molte città, alcuni produttori biologici effettuano la vendita diretta al pubblico o la consegna a domicilio o presso negozi di cassette di ortaggi e frutta misti. Questa pratica consente di abbattere notevolmente il prezzo e di arrivare a competere con i prezzi del mercato rionale o del supermercato, poichè spariscono i numerosi passaggi intermedi e le ormai pesanti spese di trasporto per far percorrere 2000 km alle nostre carote.

Tutto questo ovviamente ha delle conseguenze su più livelli:

1) i vegetali appena raccolti contengono quantità maggiori di vitamine, antiossidanti e sostanze benefiche

2) i vegetali bio non sono cresciuti con pesticidi o fertilizzanti  chimici che danneggiano e impoveriscono la terra e a noi non fanno proprio bene

3) si mangia a km zero, senza cioè inquinare il pianeta facendo viaggiare la merce per decine di migliaia di chilometri

4) si tutela il diritto dei lavoratori, mentre invece acquistando dalla grande distribuzione spesso si alimenta il lavoro nero o sottopagato

 5) andare in campagna a comprare cibo fresco è un'esperienza rigenerante per lo spirito, oltre che per lo stomaco.

Vi pare poco? 

 

 

Un esempio di prezzi rilevato oggi:

Zucca, 1,50 euro/kg

Lattuga 1,50 euro/kg

Zucchine 1,50 euro/kg

Fagiolini 1,50 euro/kg

Carote 1,50/kg

Patate 1,0/kg 

Limoni 1,80 euro/kg

 

6 uova fresche di giornata 2 euro 

1 commento:

  1. Il mio parere? Un altro blog/sito sul bio non è affatto superfluo : sempre meglio troppi che troppo pochi!!!! Il primo articolo fornisce già indicazioni preziose e, spero presto, ci dirai dove fare acquisti e come organizzarci per la spesa.

    In bocca al lupo!!!

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