mercoledì 28 maggio 2008

Consumo Locale

Da qualche anno leggo manuali, visito pagine internet e sfoglio riviste di settore; gli argomenti sono sempre gli stessi: Consumo critico, decrescita, reti GAS ed ecologia.
Da qualche anno leggo ma ho sempre cercato di applicare qualcosina-ina. Troppo poco a dire il vero, perchè se boicottare, fare attenzione ai consumi casalinghi e fare la raccolta differenziata è un buon inizio, arrivi ad un certo punto che non tutto questo non può essere sufficiente.
Quindi ho cominciato con la cosmesi ecobio (purtroppo non riuscirò mai ad autoprodurre cosmetici), per proseguire in tempi recenti con prodotti di pulizia per la casa veramente ecobio e  continuare, complice la vicinanza dall'ufficio, con uno dei cardini fondamentali del consumo critico: consumo di alimenti biologici, poco elaborati ma soprattutto locali.
Quest'ultimo punto è fondamentale nell'ottica della decrescita.
Con il consumo di prodotti biologici il nostro organismo riceve meno tossine rispetto ai prodotti tradizionali
Con il consumo di prodotti freschi appena colti (o colti il giorno prima) il nostro organismo riceve la giusta dose di vitamine vere, micro e macronutrienti che invece scarseggiano nei prodotti conservati, azotati, irrorati, addizionati e implasticati che si trovano nei super
Con il consumo di prodotti biologici locali aiutiamo le piccole aziende a portare avanti la baracca e a diffondere la biodiversità :ricordiamoci che le coltivazioni intensive e industrializzate tendono soprattutto ad essere monocolture; all'interno delle monocolture si selezionano solo le varietà più produttive e remunerative, facendo una sorta di selezione innaturale nei confronti del resto dell'assortimento. In questi ultimi 50 anni le varietà di verdure e cereali che sono sparite dalla faccia della terra per "assenza di coltivazione" sono infinite.
Con il consumo locale possiamo iniziare a lottare contro la Grande Distribuzione Organizzata e con le sue assurde politiche economiche e di fidelizzazione dei clienti; stai a vedere che prima o poi la smetteranno di costruire sempre più centri commerciali?

 Quello che posso dire a chi si avvicina a temi come Decrescita e Consumo Critico (affronteremo anche questi argomenti) è che la materia è vasta e il campo di applicazione immenso.

Potremmo essere intimoriti da tante informazioni e da ciò che potremmo fare noi in concreto; potremmo trovarci a lottare con la nostra coscienza durante il nostro percorso. Niente paura, rilassiamoci e iniziamo dalle piccole cose: è il modo migliore per prendere conoscenza e coscienza di tutto ciò che ruota intorno al vivere etico.
 

4 commenti:

  1. Ciao cara,
    se penso alle decine e decine e decine di varietà di mele che ci sono al mondo.... e in commercio trovi sempre e solo quelle!!!
    Ho sentito parlare di persone che raccolgono e difendono le varietà rare di piante preservandole dall'estinzione. Tanto di cappello a queste persone, veri benefattori dell'umanità!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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  2. Questo post mi è piaciuto particolarmente perché è pieno di buon senso e moderazione :) Spesso le persone si bloccano di fronte all'eco-bio o alla possibilità di non inquinare perché temono di doversi sottoporre a troppi sacrifici e rinunce, invece tu fai capire come in realtà si può arrivare a fare qualcosa di concreto a partire da gesti minimi per arrivare via via a farne tanti che, diventati abitudine, non saranno più un peso. Bravissima !

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  3. mi consento di dissentire da questa tua affermazione: "Quindi ho cominciato con la cosmesi ecobio (purtroppo non riuscirò mai ad autoprodurre cosmetici)".

    ci riuscirai alla grande ;)

    visto che ti ho trovata?

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  4. Arrghhhhhhh!!!!
    Non mi ero nascosta, ho solo "dimenticato" :-)
    Potrò imparare a produrre solo dietro qualche lezione a pagamento!

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